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Risultato della ricerca: 30 FAQ
1. Un'associazione di volontariato con sede in uno stabile al primo piano chiede se è possibile accedere ai contributi per l'installazione di un servoscala.
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2. Agevolazioni fiscali in seguito alla ristrutturazione di un bagno per una persona disabile. IVA, detrazioni ecc.
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3. Una Università chiede se la normativa permette l'utilizzo di ausili mobili per il superamento delle barriere al posto di servoscala o comunque ausili fissi.
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4. Esistono contributi per le spese di riparazione di servoscala, pedane elevatrici.
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5. Che dimensioni deve avere una scala interna ad un appartamento che collega direttamente il soggiorno con la cantina/tavernetta.
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6. Negozio nel centro storico 2 gradini per accedere. Il pavimento verrà rialzato per inserire riscaldamento in questo modo i gradini raggiungeranno un'altezza di 18 cm con un pedata di 28 cm. Si può fare
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7. Ho installato una pedana elevatrice a casa, per poter superare una rampa di scale. Purtroppo, per essere certo di non avere brutte sorprese, ho sottoscritto un contratto di manutenzione con la ditta installatrice. La spesa relativa al contratto, che si aggirerà sui 500 euro l'anno, posso in qualche modo recuperarla?
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8. L'ingresso del mio condominio e il percorso per raggiungere l'ascensore presentano barriere non superabili. E' quindi necessario un intervento di ristrutturazione con la realizzazione di una rampa e, probabimente, con l'installazione di un servoscale. Questi interventi potrebbero essere utili anche ad altre persone che vivono nel mio edificio. Come posso "costringere" il condominio a lasciarmi realizzare l'intervento? Le relative spese vanno suddivise fra i condomini?
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9. L'aliquota iva agevolata per ausili tecnici e informatici
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10. Ho deciso di installare a casa mia un servoscala che finalmente mi consentirà di utilizzare anche il piano rialzato della mia abitazione: Ho contattato una nota ditta che produce e installa questi meccanismi in tutta Italia.Il prodotto che un incaricato della ditta, venuto a domicilio, mi ha presentato fa al caso mio in quanto a prestazioni e funzioni svolte. Unico neo il prezzo che è superiore ai 7000 euro.Unitamente al preventivo l'incaricato mi ha presentato un prospetto da cui risultava che gran parte di questa spesa l'avrei recuperata con i contributi del Comune e con le detrazioni fiscali al momento della denuncia dei redditi. Ho controfirmato il preventivo di spesa e i lavori sono iniziati dopo qualche settomana. Ho compilato la domanda da presentare al Comune e mi sono recato personalmente a consegnarla, però mi hanno detto che la domanda andava presentata prima di iniziare i lavori. Pertanto ho perso il diritto ai contributi della Legge 13/1989. Potrò detrarre solo il 19% della spesa che ho sostenuto perchè le detrazioni del 36% previste dalla ditta appaltatrice possono essere recuperate solo in dieci anni e comunque una specifica dichiarazione deve essere effettuata prima di iniziare i lavori.
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11. Si vuole installare l'ascensore in un condominio formato da 5 piani. Inizialmente c'e' un'unica rampa dopo si formano due scale. Il vano scala e' di larghezza di 1,20 metri. Il Comune il 30 giugno 1994 ha approvato ai sensi dell'articolo 26 della legge 28 febbraio 1985, n. 47, il taglio della scala riducendola a 0,90 centimetri. Ma la legge 148/87 e il Dm 246/87, dicono che il vano scala non deve essere inferiore a 1,05 metri. E' legittimo che il Comune abbia approvato il taglio della scala?
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12. In un fabbricato di nuova costruzione su due piani, composto da otto unita' immobiliari, di cui sette a uso abitativo-residenziale e una, posta al primo piano, a uso ufficio direzionale, sede di attività' non aperta al pubblico non soggetta alla normativa sul collocamento obbligatorio, si chiede se per il rilascio del certificato di agibilità' da parte del Comune relativo al cambio di destinazione d'uso dell'unita' immobiliare da residenziale a direzionale senza esecuzione di opere, debba essere installato il dispositivo per rendere la scala accessibile (servoscala).
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13. "Nella qualità di proprietario sia dell'ultimo piano che della terrazza di copertura in una palazzina costituita da un seminterrato, piano terra e primo piano, ho presentato al Comune domanda di sopraelevazione di un piano mansardato a uso abitativo. Il Comune ha concesso regolare licenza edilizia a condizione che il fabbricato venga adeguato alla legge 13/89 recante ""Disposizioni per favorire l'eliminazione delle barriere architettoniche"", (realizzazione di ascensore oppure messa in comunicazione con scale interne dal primo piano con la mansarda). Poiché non si tratta di ""nuova costruzione"", ma di un ampliamento (circolare del ministero dei Lavori pubblici 1820 del 23 luglio 1960), vorrei sapere se anche in questo caso trova applicazione la legge 13/89. Si precisa che il fabbricato, edificato nel 1978, non è predisposto per la realizzazione di ascensore. "
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14. "In applicazione di quanto previsto dalla legge 9 gennaio 1989, n. 13, il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche può avvenire anche mediante la realizzazione di scale, anziché di ascensori, servo scala, pedane elevatrici, motocarrozzine, etc., atteso che alcuni tipi di disabilità ""preferiscono"" o ""richiedono"" la presenza di gradini anziché delle strutture anzidette. N.B. nella risposta si cita la legge regionale 6/89 della Regione Lombardia "
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15. Cambio di destinazione d'uso con opere da residenza ad attività commerciale-direzionale di un'unità abitativa posta in condominio in piani diversi dal piano terra. CASO A: la palazzina, a destinazione residenziale, è già provvista di abitabilità. Nel progetto è stata dimostrata la visitabilità degli spazi comuni e per quanto riguarda la singole unità sono visitabili l'accesso alla zona giorno ed il percorso fino al servizio igienico, il vano scala è stato dimensionato senza prevedere la possibilità di installazione di un ascensore: 1. cambio d'uso è ammissibile con l'installazione di un servoscala per ogni rampa? 2. Se la nuova unità direzionale è posta al piano primo (un solo dislivello), in sostituzione all'impianto di servoscala è ammissibile l'uso di poltrone elevatrici motorizzate messe a disposizione dal titolare dell'attività? 3. E' fatto obbligo al titolare dell'attività direzionale mettere a disposizione una persona in caso di necessità per l'uso del mezzo elevatore? In edifici di non recente costruzione, nei quali l'installazione di servoscala risulterebbe gravosa e di difficile realizzazione, è ammissibile la posa di piattaforma elevatrice di dimensioni inferiori a quanto previsto al punto 5.3.4 dell'allegato alle prescrizioni tecniche della L. R. 6/89? CASO B: palazzina in corso d'opera. Il cambio d'uso da residenziale a direzionale impone l'obbligo di apportare modifiche tali da raggiungere il requisito di accessibilità, ovvero si riconduce al precedente punto (attendere l'idoneità degli alloggi e richiedere successivamente la variazione d'uso? CASO A- - SE LA PALAZZINA E' STATA COSTRUITA DOPO L'ENTRATA IN VIGORE DEL DM n. 236/1989: a) con più di tre livelli fuori terra: l'ascensore deve essere installato da subito, b) con meno di tre livelli fuori terra: è consentita la presentazione del progetto di adattabilità. In entrambi i casi vedasi l'ultimo capoverso dell'articolo 3.2 del DM n. 236/1989.
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16. In un fabbricato con tre livelli fuori terra (piano terra, primo, secondo) anche dotato di autorimessa interrata, sussiste l'obbligo dell'istallazione dell'ascensore? Preciso che il fabbricato oggetto di disputa è effettivamente dotato di ascensore, ma, avendo il piano autorimessa con ingresso all'ascensore sul lato lungo, non è garantita l'accessibilità alla carrozzina, anche se, in caso di bisogno, si può predisporre un servoscala selle rampe di sicurezza preposte dai VV.FF.
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17. "Edificio con tre livelli fuori terra e altri livelli interrati - Mobilità verticale e ascensori - Computo dei livelli - Esenzione dall'obbligo di installazione immediata dell'ascensore Devo realizzare un nuovo fabbricato residenziale di 4 piani: - uno seminterrato (cioè totalmente contro terra su di un lato, completamente fuori terra su quello opposto e parzialmente interrato sugli altri due) dove si trovano le autorimesse, - e tre fuori terra dove si trovano gli appartamenti. Il vano scala comune parte dal piano terra e non scende fino al seminterrato e quindi collega solamente i tre piani residenziali. Per andare dalle autorimesse al vano scala si esce nel cortile e si sale al piano terra tramite rampe con pendenza inferiore all'8% superando un dislivello complessivo di metri 2,70. In un siffatto fabbricato è necessario installare l'ascensore (in quanto ci sono più di tre livelli), oppure no? (in quanto il quarto livello può ritenersi ""estraneo"" all'edificio dato che non è collegato alla scala e può quindi essere assimilato ad un corpo esterno). "
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18. Quali opere si intendono con la locuzione «volumi tecnici,,?
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19. Quesito in materia di ascensori in edifici pubblici soggetti a ristrutturazione. In un progetto di massima per la ristrutturazione della sede CRI (fabbricato in centro storico risalente ai primi decenni del secolo scorso, senza particolari elementi di pregio), non è stato previsto attualmente l'ascensore. Il fabbricato si compone di tre piani fuori terra e di un quarto piano raggiungibile con la stessa scala esistente con funzione di ripostiglio-vano tecnico la cui pianta è coincidente con quella dei piani sottostanti. Il quesito pertanto riguarda la correttezza delle ipotesi fatte sulla non obbligatorietà dell'ascensore.
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20. Si è rivolto a noi un signore, figlio di una coppia di genitori anziani che vive al terzo piano di un condominio di proprietà senza ascensore Purtroppo, a seguito della decisione da parte del figlio di installare un servoscala a poltroncina all'interno delle scale del condomio, comunicata all'amministratore più di un anno fa (con contestuale richiesta di assemblea condominiale, alla quale l'amministratore non ha mai risposto), i condomini hanno incaricato un geometra per una perizia, che ha rilevato l'inadeguatezza dell'installazione dell'ausilio e comunicato all'amministratore di cercare unasoluzione alternativa (difficolmente percorribile però=ascensore o montascale). Come stanno le cose?
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21. L'ascensore ha lo sbarco nei pianerottoli intermedi delle scale, per raggiungere le abitazioni e necessario scendere o salire una rampa può l' intervento essere configurato come superamento di barriere architettoniche se oltre all'ascensore viene installato un un servo scala solo nell'ultima rampa di salita, in quanto il condomino disabile risiede in quel piano?
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22. Sono un Tecnico della Prevenzione dell'AUSL, mi trovo ultimamente sempre più spesso domande di utenti che richiedono Relazione Tecnica relativa alle caratteristiche delle barriere architettoniche delle abitazioni ai fini della fornitura di montascale. Sono pertanto con la presente a chiedere cortesemente un conforto dal punto di vista tecnico, vi chiedo: 1) Esiste una traccia da seguire per compilare queste relazioni tecniche? 2) esistono delle misure minime già determinate per l'installazione dei montascale, 3) qualora la struttura non consenta l'installazione di montascale si deve proporre una alternativa (vedi ascensore o simili) o no?
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23. "Al 3° piano di una palazzina condominiale di 3 piani abita una persona disabile (con le certificazioni del caso). Le rampe della scala condominiale hanno larghezza cm 120 il prospetto del vano scala ha le seguenti misure: 120-30-120 per poter inserire un ascensore avente ingombro minimo di cm 110x110 - che potrebbe essere installato al centro del vano scala -occorre realizzare un restringimento delle rampe di 40 cmcosicche' il vano scala si presenterebbe in prospetto con le seguenti misure 80-110-80 il comune competente per territorio afferma che esistendo l'istituto della deroga che consentirebbe l'installazione dell'ascensore,e' necessario che un tecnico abilitato autocertifichi attraverso la "" d.i.a."" il rispetto di tutti i requisiti e le norme di legge. Il quesito diventa : i diritti di tutti gli altri condomini che si vedono ristretta la scala condominiale di 1/3 (da 120 a 80) potrebbero davvero essere cosi' compressi ?IN CONCLUSIONE: E' LEGITTIMO POTER INSERIRE L'ASCENSORE NEL CASO IN ESAME ANCHE COL PARERE CONTRARIO DEI CONDOMINI? "
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24. Una nota ditta produttrice di montascale ha divulgato un'informativa in cui si afferma la possibilità di ricevere i contributi della Legge 13 anche sull'acquisto di un montascale mobile. E' vero?
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25. In un condominio in cui abita una persona disabile si vuole realizzare un ascensore. Tale intervento comporta un restringimento del vano scala dagli attuali cm 131 a circa 110 cm nel caso di installazione di ascensore con cabina interna di cm 60 x 100. Il D.M 236 richiede una larghezza dei gradini di 120 cm. E' possibile derogare?
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26. Si è rivolto a noi un signore, figlio di una coppia di genitori anziani che vive al terzo piano di un condominio di proprietà senza ascensore.Purtroppo, a seguito della decisione da parte del figlio di installare un servoscala a poltroncina all'interno delle scale del condomio, i condomini hanno incaricato un geometra per una perizia, che ha rilevato l'inadeguatezza dell'installazione dell'ausilio e comunicato all'amministratore di cercare una soluzione alternativa. E' possibile imporre l'installazione del servoscala ai sensi della legge 13/89?
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27. In un intervento di ristrutturazione si presenta la necessità di interompere un pianerottolo di profondità 240 cm con un gradino intermedio. C'è qualche riserva da parte della normativa sull'abbattimento delle Barriere Architettoniche?
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28. Relativamente alla normativa sull'abbattimento delle Barriere Architettoniche si richiede un parere inmerito all'ammissibilità o meno di pianerottoli di forma semicircolare che garantiscono un raggio di 1,20 m
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29. Nelle more di un intervento di ristrutturazione che prevede l'inserimento di un ascensore esterno alcuni condomini hanno ottenuto che l'edificio sia sottoposto a vincolo architettonico. Come può essere d'aiuto la legge sull'abbattimento delle Barriere Architettoniche?
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30. Nel caso di un'unità immobiliare disposta su due livelli (zona giorno a piano terra, zona notte al primo piano) collegati da una scala con caratteristiche di adattabilità (possibile applicazione di un servoscala) è obbligatorio che al piano terra sia presente un servizio igienico accessibile ad un'utenza disabile o si può ammettere un unico servizio igienico al piano primo?
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