Un circolo privato che frequento è servito da un bar interno. Recentemente questo circolo è stato trasferito in una nuova sede. All' entrata del bar interno ci sono tre gradini che non si possono evitare, non essendoci un ingresso a raso alternativo. Ho chiesto chiarimenti ai responsabili, che mi hanno risposto di aver ricevuto l'autorizzazione dal Comune. All'Ufficio tecnico mi è stato detto che, trattandosi di un circolo privato, non possono imporre l' abbattimento delle barriere architettoniche. Cosa posso fare? L'Ufficio tecnico ha ragione? |
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Verosimilmente si è trattato di un equivoco. O almeno così vogliamo pensare. Il DPR luglio 1996, n.503 dispone che "Agli edifici di edilizia residenziale pubblica e agli edifici privati compresi quelli aperti al pubblico si applica il decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236".Il DM 236 all' articolo 3 comma 4 lettera b) impone in modo preciso che anche i circoli privati siano accessibili: "3.4 Ogni unità immobiliare, qualsiasi sia la sua destinazione, deve essere visitabile, fatte salve le seguenti precisazioni: (...)b) nelle unità immobiliari sedi di riunioni o spettacoli all'aperto o al chiuso, temporanei o permanenti, compresi i circoli privati, e in quelle di ristorazione, il requisito della visitabilità si intende soddisfatto se almeno una zona riservata al pubblico, oltre a un servizio igienico, sono accessibili, deve essere garantita inoltre la fruibilità degli spazi di relazione e dei servizi previsti, quali la biglietteria e il guardaroba,"Il circolo privato quindi deve sottostare alle disposizioni in materia di accessibilità previste per gli altri luoghi aperti al pubblico. |
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